LA MASCHERA

Dal novembre 2014, anno di pubblicazione del disco “‘O vicolo ‘e l’alleria”, La Maschera si impone nel panorama musicale napoletano come una tra le realtà indipendenti più interessanti e di maggiore appeal sul pubblico.

Uscito per l’etichetta Full Heads, l’album d’esordio è un viaggio tra i vicoli della città, il racconto in musica di storie, personaggi, amori, contraddizioni, vizi, sogni e speranze. Subito, il progetto si fa notare per il notevole tasso di sperimentazione, tanto da collocarsi, a pieno titolo, in un solco dal sound marcatamente “world”: sintesi ben riuscita del variegato background musicale, dal rock degli Anni Sessanta/Settanta alla tradizione popolare, passando per il punk e il genere ska, dei componenti la band: Roberto Colella, voce, chitarre, sax e tastiere; Vincenzo Capasso, tromba; Alessandro Morlando, chitarre; Antonio “Gomez” Caddeo, basso e contrabbasso; Marco Salvatore, batteria.

A conferma dell’attitudine di ognuno alla contaminazione stilistica, arriva, nell’estate del 2015, l’incontro con Laye Ba, musicista senegalese: occasione di reciproco arricchimento umano ed artistico, da cui nasce il singolo “Te vengo a cerca'” – con relativo videoclip, girato nel quartiere popolare di Dakar –, distribuito digitalmente nell’aprile 2016 ed incluso tra i brani del prossimo disco. Durante la permanenza in Senegal, tra l’altro, La Maschera è ospite nelle tre principali TV nazionali, compresa l’emittente che fa capo al celebre musicista Youssou N’Dour.

Non mancano, al contempo, i riconoscimenti in patria, tra cui figurano: Premio Rete dei Festival 2014, Premio La Radiazza – Giovani Suoni 2014, Premio San Gennaro Day 2015 e Premio Social World Film Festival 2017. Dal loro esordio nella scena indie, non si sono mai fermati, suonando in giro per l’Italia ed arrivando a calcare palchi rinomati, come quello del Meeting del Mare 2015, dell’Ecosuoni Festival 2016 e, soprattutto, del Teatro Bellini di Napoli, che registra, nell’aprile 2017, un sold out quasi immediato.

 Roberto Colella, frontman del gruppo, ed Alessandro Morlando partecipano al progetto ideato dal sassofonista Daniele Sepe, “Capitan Capitone e i fratelli della Costa” (2016), prima, e “Capitan Capitone e i parenti della sposa” (2017), dopo: rispettivamente, in qualità di chitarrista, cantante ed autore, l’uno, e di chitarrista, l’altro.

 Nel novembre 2017 è uscito, di nuovo per l’etichetta Full Heads, il secondo album de La Maschera, dal titolo “ParcoSofia”, con il supporto del MiBACT e di SIAE, nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura.

 

Formazione
Roberto Colella [voce, chitarra, tastiere]
Vincenzo Capasso [tromba]
Antonio Gomez [basso]
Marco Salvatore [batteria]
Alessandro Morlando [chitarra solista]

'O VICOLO 'E L'ALLERÌA

“’O vicolo ‘e ll’alleria” è il debutto ufficiale de La Maschera. La band naviga spericolata nel folk/rock con radici cantautorali – tra onde liriche in lingua napoletana – e in un paio di episodi si adagia su lidi dub. Altre volte, swing. Altre, infine, honky-tonk e rock’n’roll.
Senza bende, e con cicatrici che sono sanate dai ritornelli e dalle assonanze, sta il capitano Roberto Colella, 24 anni.

E in compagnia di Vincenzo Capasso, Antonio Gomez, Marco Salvatore e Alessandro Morlando oggi salpa nella tempesta del music business italiano con una tenace, fiera, certezza: “Scriviamo canzoni per rivelarci”. Nella loro prima avventura, raccontano “Confessioni” e “Amarcord”. Illuminano “Gente ‘e nisciuno”. Resuscitano “Pullecenella”. Inseguono “N’ata musica”. In una felice sintesi tra il battito ebbro di Eugenio Bennato, le melodie sarcastiche di Pino Daniele e l’inquietudine rock dei 24 Grana.

Siete pronti a indossare La Maschera?

PARCOSOFIA

ParcoSofia è l’ecosistema in cui convivono armonicamente storie e personaggi diversi, opposti. Un mondo dove gli eroi non sono altro che uomini comuni con la loro vita straordinariamente normale. Viaggi, infanzia, vita e ricerca sono alcuni dei temi predominanti. Non manca una canzone d’amore, così come non manca un elogio alla libertà.

L’origine latina di “Parco” insieme a quella greca di “Sofia” si fondono in un “Moderarsi in sapienza” che va a sintetizzare perfettamente la mentalità e lo spirito degli abitanti del disco. Il titolo, perciò, vuole essere un omaggio alle radici, alle ‘Case popolari’ in cui la maggior parte delle storie hanno preso forma! Realtà “ammiscata a suonno e fantasia” in cui la gente affronta i problemi da cui è afflitta con dignità e coerenza altissima, generando un miracolo di convivenza.

Nel disco tra gli altri, alcuni compagni di viaggio e ospiti speciali: Claudio Domestico, che ha curato anche la produzione artistica di ParcoSofia, Daniele Sepe ai fiati e a tanto altro, Michele Maione alle percussioni, Arcangelo Michele Caso al violoncello, Michele Signore agli archi, ai plettri e ai missaggi, Dario Sansone, Martina De Falco e Alessio Sollo ai cori.

A tre anni di distanza da ’O Vicolo ‘e l’Allerìa, oltre 100 concerti in giro per la Campania e per tutta Italia, il sold-out del Teatro Bellini e piazze piene in ogni occasione, La Maschera propone così un disco in cui convivono anime diverse tra loro, come diverse sono le direzioni musicali che caratterizzano gli 11 brani di ParcoSofia, che partono da Napoli e arrivano fino in Africa, grazie al fortunato incontro artistico col musicista senegalese Laye Ba.