TARTAGLIA ANEURO

Nato in terra Flegrea, prima ancora che napoletana, il progetto Tartaglia Aneuro prende le mosse nel 2012 dall’incontenibile bisogno espressivo di Andrea Tartaglia, che riunisce attorno a sé il chitarrista e compositore Paolo Cotrone, il bassista Mattia Cusano, il percussionista Salvio La Rocca, e dopo una lunga gavetta in formazione “unplugged”, si aggiunge in pianta stabile il batterista Federico Palomba, con cui inizia il lavoro di arrangiamento e rifinitura del materiale cantautorale di Tartaglia.

Aprono il concerto dei 99 Posse al Parco dei Camaldoli. Con Palomba subentrato in formazione, partecipano allo Jam Camp del Meeting del Mare di Marina di Camerota, guadagnando il 2o posto, che gli permetterà di aprire la serata del 31 maggio con Le Luci della Centrale Elettrica, e il Premio della Critica, che si trasforma in un invito ufficiale al M.E.I. (Meeting Etichette Indipendenti) 2014 da parte di Giordano Sangiorgi in persona.
Il 7 luglio partecipano al concertone in Piazza Dante di Napoli a sostegno della cassa operaia (cassintegrati Fiat) organizzato da Daniele Sepe, con Andrea Tartaglia in persona a presentare i numerosi ospiti della serata, tra cui The collettivo, Foja, La Maschera, Shaone, ‘O Rom, Gnut, Piero Gallo, Bisca, e tanti altri.
Alla conclusione di questa esperienza già s’intravede l’albero maestro del progetto Capitan Capitone e i Fratelli della Costa, collaborazione nata tra un live e un’uscita sul gommone di Daniele Sepe (l’ormai celebre Capitone) in compagnia dei membri delle varie band. In soli due mesi di lavorazione, grazie anche ad una felice campagna su Music Raiser, il progetto va in porto e il brano “Le Range Fellon”, scritto da Andrea Tartaglia, registrato dai Tartaglia Aneuro e un’orchestra di fiati, con la sapiente direzione artistica del Capitano Sepe, resta per ben 3 settimane al primo posto della classifica Viral 50 di Spotify e per oltre un mese nella Top 10.

PER ERRORE

Nato con l’urgenza del rap, la rabbia del rock, il nervosismo della drum’n’bass, e il sentimento mistico e un po’ romantico della musica popolare (non solo napoletana) l’Aneuro è un progetto tematico e musicale senza un vero e proprio genere di riferimento, che giunge infine all’esordio con l’album di 11 brani, Per Errore.

Tra ritmi rubati all’elettronica, sonorità etno-folk, rap e cantautorato, grida e melodie, i brani, ciascuno frutto di una sensibilità intuitiva e acuta, incarnano il disagio verso il progressivo allontanamento degli uomini da se stessi e dalla natura, la ricerca di un pensiero libero da paure e condizionamenti, di un benessere privo di accessori esteriori, e una profonda diffidenza verso la propaganda di chi si mette in posa per illudere e sfruttare, sfumature intense di vita vissuta, interiormente e in compagnia, con passione e auto-ironia.

Un album d’esordio che, anche grazie al lungo e travagliato percorso di auto-definizione e auto- produzione, si è arricchito dell’apporto creativo di vecchi e nuovi amici quali: Daniele Sepe, (sia come musicista che come tecnico), Marcello Coleman, Dj Uncino, Carmine Kaledo, Pietro Festa, e Oscar Montalbano, al quale va riconosciuta la menzione di padre spirituale del progetto.